mercoledì 29 gennaio 2014
martedì 28 gennaio 2014
Nuovo Isee: cambiano le regole
per gli aiuti alle famiglie disagiate
Il nuovo modello per la dichiarazione Isee è più attinente alle condizioni economiche che si determinano in un periodo di crisi, elaborando un calcolo differenziato a seconda del tipo di aiuto richiesto.
Il decreto prevede che l'Isee sia uno strumento unificato, sull'intero territorio dello Stato, di valutazione della condizione economica di quanti richiedono prestazioni sociali agevolate, definendo l'indicatore quale misuratore del "livello essenziale delle prestazioni" e introducendo, tra l'altro, anche l'elaborazione di un "Isee corrente" nel caso di variazione del reddito corrente superiore al 25% che permette all'interessato di aggiornare il proprio stato in base ai diversi eventi che possono intervenire, quali, ad esempio, la perdita del lavoro. In questo caso non si farà riferimento alla sola situazione dell'anno precedente ma si terrà conto anche di quanto intervenuto nel frattempo per avere una "fotografia" più realistica della condizione del nucleo familiare preso in esame.
L'Isee è differenziato a seconda del tipo di prestazione richiesta e per le seguenti prestazioni:
- ·agevolate di natura sociosanitaria
- ·agevolate rivolte a minorenni quando i genitori non siano conviventi
- ·per il diritto allo studio universitario.
Nel modello "riformato" vengono riportate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti, quali le pensioni di invalidità, l'indennità di accompagnamento, gli assegni al nucleo familiare, l'assegno sociale e tutte le forme di sussidio erogate dalla Pubblica amministrazione.
Concorrono alla formazione del reddito familiare anche i redditi dei contribuenti minimi, i redditi da cedolare secca sugli affitti e quelli dei premi di produttività, mentre restano fuori, ad esempio, il costo dell'abitazione, gli assegni di mantenimento o le spese sostenute da persone affette da disabilità o non autosufficienti. Per questi ultimi è, inoltre, ammessa la deduzione dei trasferimenti esenti d'imposta nel caso in cui vengono utilizzati per pagare badanti o la retta di ricovero in strutture assistenziali.
Viene introdotto uno sconto generale per dipendenti e pensionati del 20% fino alla concorrenza massima di 3mila euro per i dipendenti e di mille euro per i pensionati.
Sotto nuove regole anche la determinazione del patrimonio immobiliare: passa da 5.165 a 7mila euro l'importo massimo del canone di affitto che può essere portato in deduzione, incrementato di 500 euro per ogni figlio conviventi oltre il secondo. Per le case di proprietà viene considerato, ai fini della determinazione del reddito patrimoniale, solo il valore della casa che supera il valore del mutuo ancora residuo con un trattamento particolare per la prima casa. È, infatti, stabilito che il valore della casa di abitazione non concorre al calcolo se inferiore a 52.500 euro, incrementato di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo
Stabilita una franchigia a favore delle famiglie con componenti disabili, che ammonta a 4mila euro per una disabilità media, sale a 5.500 euro in caso di disabilità grave e arriva fino a 7mila euro in presenza di persone non autosufficienti. Tali somme vengono aumentate rispettivamente a 5.500, 7.500 e 9.500 se la persona disabile è minorenne.
Il nuovo sistema di calcolo si fonda solo in parte sull'autodichiarazione rilasciata dal richiedente poiché i dati fiscali più rilevanti saranno compilati "direttamente" dalla Pubblica amministrazione, che potrà accedere e incrociare le informazioni contenute nelle banche dati dell'Inps, dell'Agenzia delle Entrate e dell'Anagrafe tributaria.
Per dare forma attuativa al contenuto del Dpcm è previsto che entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto e, quindi, entro il 9 maggio) il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze, su proposta dell'Inps, sentita l'Agenzia delle Entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, pubblichi un provvedimento con cui verrà definito il nuovo modello, con le relative istruzioni, della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) che il richiedente dovrà compilare e consegnare per ottenere l'Isee.
La Dsu potrà essere presentata ai Comuni o ai Caf o inoltrata direttamente dall'interessato all'ente erogatore della prima prestazione oppure, anche invia telematica, alla sede dell'Inps competente per territorio.
Entro il prossimo 8 giugno, infine, è previsto che gli enti erogatori delle prestazioni sociali agevolate si adeguino alle disposizioni contenute nel Dpcm rendendo operativo il nuovo indicatore della situazione economica equivalente.
giovedì 23 gennaio 2014
sabato 18 gennaio 2014
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE GRATUITI A MILAZZO
20/12/2012
CORSI GRATUITI A MILAZZO (ME): APERTE LE ISCRIZIONI AL PROGETTO IUVARE
A valere del Piano Straordinario per il Lavoro in Sicilia: opportunità giovani Priorità 3,
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giovedì 16 gennaio 2014
Libri: detrazione fiscale del 19% sugli acquisti per i prossimi tre anni
mercoledì 8 gennaio 2014
Il Governo torna indietro sul prelievo di 150 euro. Dopo la protesta del mondo della scuola e l’intervento del sindacato, è prevalsa la buona politica
Il Governo torna indietro sul prelievo di 150 euro. Dopo la protesta del mondo della scuola e l'intervento del sindacato, è prevalsa la buona politica
Di Menna: ora restano due cose importanti da fare
L'avvio della trattativa all'Aran e la modifica del decreto 122 che penalizza ingiustamente proprio la scuola con il blocco sia del contratto che degli scatti
Dopo la protesta del mondo della scuola e l'intervento tempestivo dei sindacati è prevalsa la buona politica, che è intervenuta in modo chiaro e tempestivo per risolvere un problema che il Governo, se ci avesse ascoltati, avrebbe potuto evitare.
Verificheremo che la gestione amministrativa – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – sia veloce e che negli stipendi di gennaio non ci siano sorprese dovute a cattiva burocrazia.
Ora ci sono due cose da fare:
- la prima, in tempi rapidissimi, è l'emanazione dell'atto di indirizzo all'Aran per l'avvio della trattativa per il riconoscimento degli scatti di anzianità relativi all'anno 2012
- la seconda, la modifica del decreto n. 122 che, solo per la scuola, ha previsto una doppia penalizzazione, il blocco del contratto per ulteriori tre anni e, contestualmente, il blocco degli scatti di anzianità con un prelievo di 300 milioni di euro.
Questa – mette in chiaro Di Menna – è una decisione che il Governo deve assolutamente assumere.
E' positiva e tempestiva la decisione presa questa mattina a Palazzo Chigi che ferma il prelievo di 150 euro sugli stipendi. Ci attendiamo – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola – che la valorizzazione del lavoro del personale e la centralità dell'istruzione entrino concretamente tra le priorità del Governo nel programma che si appresta a varare.