L'impresa non paga più i dipendenti Torna il caos a Barcellona e Milazzo Ripercussione immediata: niente pulizia al mercato di Sant'Andrea
Leonardo Orlando
Barcellona
Siamo alle solite, stavolta però il problema è cirocscritto ai due più grossi centri dell'Ato2. I lavoratori della Multiecoplast di Torrenova che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti a Barcellona e Milazzo, e gli 80 dipendenti dell'Ato Me 2, tra i quali ex lavoratori comunali, hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto una giornata di sciopero del servizio per il prossimo 9 giugno perché ancora non sono stati pagati i salari.
Gli 80 dipendenti dell'Ato vantano come crediti i salari di febbraio, marzo e aprile; mentre i lavoratori della Multiecoplast, nonostante l'azienda abbia ottenuto le anticipazioni regionali dal commissario per l'emergenza rifiuti, non ha provveduto a pagare i salari del mese di aprile e, tra pochi giorni maturerà anche la mensilità di maggio. Come se non bastasse i lavoratori delle cinque ditte affidatarie hanno tutti già ricevuto la lettera di licenziamento a far data dal prossimo 30 giugno, periodo entro il quale il costo del servizio è garantito dai fondi erogati dal commissario regionale per l'emergenza rifiuti.
Ieri i sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, hanno preannunciato al commissario dell'Ato Me 2 ed ai Comuni di Barcellona e Milazzo, così come prevedono le norme di garanzia sul diritto allo sciopero nei pubblici servizi, la giornata di fermo del prossimo 9 giugno. Che, in caso di mancata sanatoria, sarà replicata sine die. Per quella data i sindacati confederali hanno previsto manifestazioni a Barcellona e Milazzo. Ma gli effetti dello stato di agitazione si vedranno già da oggi perché – così come annunciato nelle comunicazioni agli enti interessati – gli addetti sospenderanno i turni di lavoro notturni, prefestivi e festivi e altri speciali servizi e svolgeranno soltanto un turno unico giornaliero dalle 6 alle 12. Gli effetti si vedranno subito in giro e a Milazzo, punto di riferimento dei turisti per l'imbarco con le Eolie, avrà un impatto evidente.
A Barcellona le conseguenze si vedranno già oggi, perché la piazza dove si svolgerà il mercato settimanale di Sant'Andrea non sarà ripulita. Alla decisione di scioperare si è giunti dopo che è fallito il tentativo di conciliazione aperto lo scorso 2 maggio quando già si evidenziavano insofferenze tra tutti i lavoratori. Gli incontri di conciliazione presso l'ufficio provinciale del lavoro – osservano i sindacati – sono stati disertati dalla Multiecoplast e per questo l'assemblea dei lavoratori, assieme ai rappresentati sindacali di categoria, hanno deciso lo stato di agitazione e lo sciopero del prossimo 9 giugno.
C'è un diffuso senso di prostrazione e di protesta tra le maestranze per ler crescenti difficoltà a dipanare la questione per via dei disagi causati dalla crisi e dall'incertezza per il futuro. I mancati incontri tra le controparti, non hanno consentito di stabilire le modalità e i tempi per il saldo delle spettanze pregresse, in particolare per gli 80 dipendenti Ato che vantano le retribuzioni degli ultimi tre mesi. Un forte richiamo a normalizzare la situazione è venuto ieri dalle Amministrazioni comunali di Barcellona col sindaco Nania e di Milazzo con l'assessore Capone che hanno chiesto un ulteriore intervento nei confronti delle ditte del liquidatore Re, a fronte dei grossi sacrifici sostenuti sin qui dalle due comunità.
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